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Riflessioni libere… 

Le Vostre Riflessioni (clicca per leggerle)


Se tu dovessi descrivere il Lavoro come una equazione, cosa metteresti dopo il segno = ?
… dopo il segno = metterei: la relazione + la realizzazione
 
… ma cosa intendi per relazione ?
… intendo dire che il Lavoro è fatto di persone, per le persone, dove le relazioni sono il segno di reciproco rispetto … questo è il valore principale … e in + la realizzazione, perché realizzarsi significa “dare un senso” … se si vuole che un Lavoro venga svolto bene, colui che lo svolge deve sentirsi “partecipe” … considerato e protetto … anche se una attività ti piace poco, se dai valore alle Persone e alle Relazioni, oltre al fine (cioè a quello che attribuiamo abitualmente al significato di “senso”), ti senti comunque coivolto, dai passione e ti senti realizzato, per cui anche il fine è più facile da raggiungere ed il mezzo, anche se non ci piace, acquisisce maggior valore.

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Cosa significa “dare valore alle persone” ?
… significa: poter condividere idee e preoccupazioni, conoscersi, confrontarsi, avere la possibilità di esprimere la propria creatività, sentirsi profondamente “appartenenti”, sapere che NON siamo giudicati con leggerezza, ma siamo considerati per quello che siamo, sia per la parte razionale, sia per quella emozionale … la Persona VALE nel suo insieme e validare questo principio, nell’emozione per questo infinito bisogno comune ad ogni individuo, cioè di essere capiti e accettati, produce infinite potenzialità… spesso, proprio tra le persone,  avvengono fenomeni e dinamiche che dividono il gruppo, elevando muri insormontabili al raggiungimento di buone, gratificanti e serene relazioni con risvolti negativi sull’efficienza ed efficacia del lavoro svolto.
Per cui il primo intento è curare il fine, un fine virtuoso e intermedio … e il fine, condiviso, è stare meglio … tutti , personalmente e professionalmente, curando gli aspetti relazionali e il lavoro (soprattutto sulla chiarezza degli aspetti organizzativi, nei ruoli e nei compiti), gli uni per gli altri, disposti al reciproco supporto e convinti che il lavoro di ciascuno sia l’ingranaggio giusto al posto giusto.
Le persone devono sentirsi Bene, realizzate, importanti e utili: un ingranaggio che deve essere costantemente ben lubrificato
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​Cosa pensi dicano di te i tuoi collaboratori ?
… penso che la domanda debba essere fatta a Loro … io  mi sforzo per cercare gli equilibri e dare spazio all’iniziativa … insieme a loro ricerco strumenti che ci consentano di “sentirci adeguati” … è anche vero che si deve fare i conti con la sostenibilità, ma credo che di questo ne siano ampiamente consapevoli … io sono molto orgoglioso per il lavoro che svolgiamo, spero così anche loro.
 
Come credi si possa coinvolgere qualcuno a tal punto da renderlo proattivo ?
… credo che bisogna partire col conoscere chi hai davanti e iniziare a parlare di ciò che gli interessa per fare leva sui suoi valori e fare una sorta di trasposizione;  alla base di tutto sono convinto che si debba essere trasparenti, sinceri, coerenti ed esemplari … il resto viene da se, da quello che pensi, che fai e che trasmetti, non solo dalle parole che dici… devono sentire che ci sei, sei credibile ed affidabile.
Deve essere cambiata la prospettiva … non devi fare qualcosa solo per te, ma devi fare qualcosa anche per gli altri … e questo si deve “sentire”, gli altri lo devono poter percepire ed è solo allora che faranno qualcosa anche per te… e non solo per il mero rispetto di un contratto o di una legge.
Cosa significa “essere imprenditore” ?
… secondo me l’imprenditore deve essere per primo, appunto, persona nelle persone e deve possedere 6 tratti principali che contraddistinguono la sua personalità: Sognatore, Pensatore, Narratore (portatore di esperienze), Mediatore, Umile e ultimo, ma non per importanza, Resiliente, cioè avere l’abilità di adattarsi al cambiamento e ai continui mutamenti …perché altrimenti ogni possibile successo rischia di essere solo temporaneo... ovvero voler e saper nutrire continuamente l'Intelligenza emotiva !
…l'abilità di percepire, valutare, considerare ed esprimere un'emozione; l'abilità di accedere ai sentimenti e/o crearli quando facilitano i pensieri; l'abilità di validare e capire l'emozione e ricercare la conoscenza emotiva; l'abilità di regolare le emozioni per promuovere la crescita emotiva e intellettuale …

Significa ragionare continuamente sull’Essere delle persone, del gruppo di lavoro, dei clienti e del contesto e sostenibilità sociale.
​

… allora un po’ bisogna essere “attori” o ragionare in termini di Opportunismo … non ti sembra ipocrita e non coerente … addirittura anche un po’ manipolatorio ?
… possedere o acquisire queste abilità ed essere in grado di essere resilienti, non significa essere opportunisti, ma bensi facilitare la produzione di opportunità credendo e dimostrando con sincerità che è per un interesse collettivo … questo non mi sembra affatto incoerente ed ipocrita… anzi …
In parte può essere condensata nella capacità di mantenere viva la propria curiosità e orientamento all'innovazione del Sognatore … su tutte "sapersi mettere sempre in discussione"! … Un imprenditore non può farne a meno.
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… si sente spesso la frase: bisogna saper essere se stessi … , ma se essere se stessi esterna qualcosa che costituisce fonte di pregiudizio ?
… purtroppo non esiste la seconda possibilità per la “prima impressione”  (o comunque sono rare le situazioni in cui c’è) … ma in questo caso ci troviamo davanti persone che non hanno spazio per “l’intelligenza emotiva” … oltre ad essere un fattore invalidante ed un trauma per le persone cosiddette divergenti o diversamente normali, sono un danno per l’intera collettività … e la storia ci insegna quanti “diversamente normali” hanno creato innovazioni straordinarie.
Dimostrare Intelligenza Emotiva è anche, però, saper essere adeguati e controllati, senza necessariamente snaturare la propria diversa normalità, perché oggi, l’emarginazione data dalle etichette dell’Ignoranza è molto veloce, immediata ed è il male peggiore che sopprime le più fertili e floride menti.

 
… la Vita è piena di problemi da risolvere… tu cosa ne pensi ?
Penso che la vita contenga scenari infiniti, cose belle e brutte, ma la vita deve essere vissuta; la Vita non è nel DOVE sono o COSA faccio, ma dal CHI ho deciso di “essere” e con CHI… una cosa è certa: se decido o mi convinco che “non sono o non posso essere”, avrò sicuramente ragione; ma essere felici e gratificati dalla Vita non significa NON avere problemi o necessariamente doverli risolvere (soprattutto quelli che non sono di proprio dominio), ma è nell’<essere> disposti ad accettarli e viverli, sempre e comunque.
La regola degli opposti e dell’impermanenza ci dice 2 cose … nulla dura per sempre e dove c’è una cosa che noi definiamo buona, ce n’è una che non ci piace … tutto è un ciclo: dobbiamo sforzarci per essere in grado di vivere le cose che non ci piacciono credendo che anche ciò che è doloroso ci può essere di aiuto e non sarà per molto e dobbiamo invece godere pienamente delle cose belle, anche se sappiamo che anche le cose belle hanno un termine (ma per tale ragione non dobbiamo deprimerci)… ogni cosa, comunque, è a nostra disposizione … spetta a noi nutrire la nostra eternità con le cose che ci fanno crescere.
“L'eternità è momentanea, non dura nel tempo, ma dura nella profondità emotiva di ciò che viviamo: il Futuro è OGGI, per Vivere l'eternità di ogni altro futuro momento”… certo è che se il sogno è solitario, resterà un sogno, ma se il sogno è condiviso, sarà più bello VIVERLO insieme …

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